Non era certamente la Juventus, ma i segnali sono arrivati forti e chiari. Perdonatemi, ma non ho mai visto l’ avversaria troppo facile da battere o l’imbattibile, non ne ho mai sminuito la vittoria, non ho mai pensato a quelle che qualcuno chiama “squadre cuscinetto”. Ricordo un Siena -Lazio nel gennaio 2012 finita con un’asfaltata impensabile (4-0), come ricordo un Chievo un anno e mezzo fa.

 Proprio ieri contro il Palermo la scossa è arrivata e Keita è tornato a fare il Keita segnando 3 reti in quanto? Dieci minuti scarsi? In fin dei conti non sarà stata la difesa del Barcellona, ma neanche la squadretta del dopolavoro. Quello sbarbatello talentuoso che non segna solamente con le “piccole”, ma che spesso ha segnato anche con le “big”. Guardo la classifica e guardo ancor di più un Milan crollato con l’Empoli in casa ed in questo vedo una Lazio che è salita e che sta raggiungendo il traguardo prefissatosi all’inizio: agganciare l’Europa League.

Il campionato ci ha regalato sempre grandi imprese e grandi sorprese, il Sassuolo l’anno scorso, l’Atalanta oggi, ma lasciatemelo dire: la sorpresa adesso siamo noi. Quelli condannati aa un nono posto per il forfait Bilelsa, chiedo venia ma non si apettava comunque Mourinho e chi lo dice che il gioco di Marcelo avrebbe giovato ai biancocelesti, un allenatore come Simone Inzaghi che di Serie A ne aveva masticata quasi nulla da tecnico, eppure… Eppure ci ha regalato un sogno che potevamo anche chiamare Champions fino al Napoli, che abbiamo abbandonato ma lo stesso ci ha solleticato. 

Poi parliamo di Ciro Immobile, che qualcuno dava pure per finito, ragazzi, la classifica bomber in un’annata la sta scalando eccome sgomitando i grandi nomi laziali. Finito chi? Quello che insieme a Milinkovic, giocatore arrivato sconosciuto tra lo scetticismo, ci ha regalato la finale di Coppa Italia battendo gli eterni rivali, facendoci dire “sbagliate sempre i derby importanti”! Poi c’è il giovane Thomas con la gomma sempre in bocca che da panchinaro della Salernitana, sta rubando il posto al senatore Marchetti. Le conferme come De Vrij ed i miglioramenti di Hoedt. Il cuore grande di Senad, la lazialità di Radu, un perfetto mix tra quelli “navigati” e giovani di belle speranze come Murgia che è stato niente di meno il sostituto di Capitan Biglia. Capitan Biglia, blasonato giocatore internazionale ed un ragazzino che magari il regista ancora non lo sa fare,che però è entrato in campo senza paura e questi sono gli aquilotti che vogliamo!

Detto ciò, oggi fare le pagelle mi sembrava inutile, perchè secondo me questa Lazio col suo vero capitano, Simone Inzaghi, merita un bel 10 e con la lode!

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